Cosa si intende per vino naturale e perché dovresti provarlo

vino naturale

Mai sentito parlare di vino naturale? Se è la prima volta che ne senti parlare, ti stai sicuramente chiedendo come si differenzia dagli altri tipi di vino e in che modo la sua produzione differisce dal metodo classico. L’uso di questa definizione potrebbe generare confusione e far sorgere dei dubbi relativi alla naturalezza del vino classico. Ci teniamo a chiarirlo da subito: l’aggettivo ‘naturale’ non si riferisce all’intero processo di produzione di questa tipologia di vino ma soltanto al tipo di fermentazione a cui viene sottoposto. Nel vino naturale la fermentazione del mosto avviene in modo spontaneo e non viene corretta con eventuali sostanze chimiche: normalmente queste vengono utilizzate per scongiurare il rischio che il vino diventi acidulo, per evitare che il mosto marcisca oppure per evitare che si riempia di insetti. In caso si verifichi uno di questi tre scenari, il produttore non ha molta scelta: il mosto deve essere buttato via. Per questo motivo, nella produzione del vino classico, si preferisce ridurre al minimo il rischio di questo spreco.

Nel mondo dell’enologia, vi è una polemica relativa alla produzione e alla denominazione del vino naturale, la maggior parte delle cantine non vuole infatti riconoscere questa tipologia di vino come ufficiale. La motivazione addotta è la seguente: dietro ad ogni denominazione attuale (come quella DOC o DOCG), c’è un processo di selezione delle uve e un controllo garantito da diversi enti certificatori, riconoscere quindi un vino come naturale significherebbe sminuire questo enorme e dispendioso lavoro di controllo.

Un vino famoso in tutto il mondo

Molti amano le terre della Toscana con le sue pianure, le sue montagne, il suo mare e ovviamente i suoi vigneti. Il vino che nasce da questi vigneti gode di ottima fama in tutto il mondo da ormai diversi secoli. Dietro a questo vino c’è una solida tradizione che dà vita a vini rossi come l’intramontabile Chianti, il classico Cabernet Sauvignon e l’elegante Rosso di Montepulciano, ma anche i bianchi come il fine Bianco di Pitigliano e l’irresistibile Candia dei Colli Apuani. Il vino toscano è una vera e propria arte che viene portata avanti con fierezza, apprezzata e amata non solo nei mercati locali o regionali, ma anche a livello internazionale. Come già sottolineato, la storia di questa passione affonda le proprie radici nei secoli: per questo è impressionante come si sia conservata e tramandata in maniera autentica fino ad oggi, senza perdere importanza e senza perdere clientela ed interesse. Ciò è segno dell’eccellente qualità del prodotto, ma anche di tutto il lavoro e la maestria che stanno dietro a ciascuna bottiglia di vino.

Senza sottobicchiere, il vino non si serve

Forse commetti questo errore, ma non temere perché non sei l’unico! Per servire il vino in modo impeccabile, oltre a scegliere un prodotto di qualità e un calice che si adatta alla tipologia di vino prescelta, bisogna munirsi di un sottobicchiere. Esistono diverse tipologia di sottobicchieri di diverse forme, da quelli circolari a quelli quadrati o a rombo o di altre forme più particolari. Per quanto riguarda colori o materiali, la scelta è potenzialmente infinita: ne esistono in plastica, in legno, in cartone, in sughero, coloratissimi monocolore, oppure con il logo della cantina. L’indecisione è comune quando si tratta di acquistare dei sottobicchieri, per questo abbiamo selezionato una gamma di sottobicchieri eleganti che potrebbero interessarti. Si tratta sottobicchieri fatti in sughero, realizzati appositamente per  proteggere la superficie del tavolo su cui appoggi il calice da graffi e macchie, riducendo anche il rumore all’appoggio.

Uno stile moderno di conservazione dei tuoi vini

Senza una cantinetta diventa difficile mantenere le proprie bottiglie di vino alla temperatura ideale, in modo da averle pronte per essere servite. Se si ha poco spazio a disposizione, la soluzione è una cantinetta ad incasso doppia temperatura. Questa cantinetta dà un tocco di design moderno e raffinato alla cucina senza occupare spazio in più. La struttura principale della cantinetta è realizzata in metallo nero opaco, mentre le parti secondarie e le rifiniture sono realizzate in legno, a contrasto. Lo sportello è realizzato in vetro, in modo da poter vedere le bottiglie di vino posizionate all’interno della cantinetta senza il bisogno di aprirla. A completare il tutto, un validissimo sistema di illuminazione interna. Sia l’illuminazione che la temperatura possono essere controllate tramite uno schermo led con retroilluminazione e con dei pulsanti integrati. La temperatura attuale della cantinetta resta costantemente visibile. In quanto alle dimensioni della cantinetta vino, ne esistono di diversi tipi. Una cantinetta può contenere da un minimo di 12 bottiglie ad addirittura più di 100.

Numerosi sono i modelli proposti su Cantinettavino.it che potrebbero fare al caso tuo, quindi se sei interessato ad acquistarne una non esitare a dare un’occhiata!

Il piatto ideale da abbinare con il vino

Hai mai sentito parlare delle scaloppine di maiale al vino bianco e limone? Si tratta di un tipico piatto delle regioni del nord italia. Sono molte le varianti esistenti, da quelle tradizionali a quelle più raffinate, e variano anche da regione in regione e da provincia in provincia.

Ne esistono varianti con i funghi, con il limone o addirittura sfumate con il vino bianco autoctono delle regioni. La base è sempre la scaloppina infarinata e cotta in padella con un filo di olio. Può essere utilizzata sia la carne di mucca che di vitello, ma anche la carne di maiale. Il procedimento di realizzazione è sempre lo stesso. Esistono molti tipi di ricette, ma se sei interessato a riprodurre questa ricetta potresti provare a fare le scaloppine di maiale al vino bianco e limone, una variante ideale da presentare ad una cena o ad un pranzo con amici e parenti.

Per stupire i commensali, prova ad accompagnare questo piatto con un buon vino in abbinamento!