Scopriamo insieme il vino Masseto, eccellenza toscana

masseto vino

Il nome Masseto è un nome che farà sicuramente brillare gli occhi ai veri conoscitori di vino, complice la sua storia e i premi associati a questa raffinata etichetta, da decenni orgoglio toscano.

Stiamo parlando di una bottiglia che soltanto in pochi possono permettersi. Il prezzo di questo vino è, infatti, a dir poco stratosferico. Una volta acquistata la prestigiosa bottiglia, questa va senz’altro conservata nel migliore dei modi: a tale scopo un portabottiglie vino può non essere la scelta più azzeccata, ma possono venire in nostro soccorso le meraviglie tecnologiche di aziende come cantinettavino.it, i cui prodotti sono studiati per mantenere intatte le proprietà organolettiche di qualsiasi vino.

Cosa rende così speciale una bottiglia di vino Masseto? Qual è la storia dietro questa conosciutissima e storica etichetta? In questo articolo ve la racconteremo!

C’era una volta la collina Masseto

Il Massetto è decisamente più costoso anche del migliore vino barbaresco e la ragione risiede in parte nel fatto che la sua storia si intreccia con tantissimi nomi importanti del settore enologico. Nel 1981 in Italia viene fondata la Tenuta dell’Ornellaia dal marchese Antinori, che era già noto tra gli enologi per aver aiutato nella gestione di alcuni dei vigneti californiani protagonisti del boom della Napa Valley.

In questa tenuta, l’enologo russo-americano André Tchelistcheff vide il luogo perfetto per mettere in piedi una coltivazione di uve Merlot. Nel 1986 ci fu un primo esperimento durante il quale si produssero 800 bottiglie di vino Merlot, la base per quello che poi diventerà il vino Masseto. 

La produzione del Merlot si concentrava su una collina denominata Masseto a causa delle particolari argille blu, derivanti dai substrati marini, che affiorano in superficie. La presenza di questa argilla rende il terreno particolarmente sensibile all’acqua; questo, insieme al microclima perfetto, è ciò che permette alle uve coltivate in questo luogo di avere una qualità a dir poco altissima.

Nel corso degli anni, intorno alla produzione del Masseto, si sono avvicendate moltissime delle figure più importanti del mondo enologico. Ognuno ha contribuito con la sua maestria e il proprio tocco personale, in questo modo questo vitigno ha dato origine al Masseto, un vino che per qualità e raffinatezza fa concorrenza al vino più costoso al mondo.

Dal 2004 in poi la produzione del Masseto viene gestita da una storica famiglia del mondo enologico, i Frescobaldi.  Per l’annata 2001, questo vino riceve il punteggio di 100/100 dalla rivista americana Wine Spectator: da questo momento, la sua fama esplode a livello mondiale.

Perché il vino costa così tanto?

Il vino Masseto, conosciuto anche con il nome tecnico di SuperTuscan, è così costoso che è praticamente impossibile vederlo negli shop di vini online. Vediamo il perché un calice di questo vino ha un prezzo così elevato.

La collina dove è possibile coltivare il Merlot adatto alla realizzazione di questo vino ha un’estensione di 6 ettari ed è divisa in 3 lotti: junior, centrale e alto.

A variare tra questi tre lotti è la tipologia del terreno: nella parte alta della collina i vini sono più decisi, complice la presenza di diversi sassi nel terreno. Nella parte centrale la situazione si fa davvero interessante: in questo terreno si trovano infatti argille plioceniche. Queste assorbono molta acqua, offrendo ai vigneti sempre il giusto quantitativo di umidità. La parte bassa del vigneto, con i suoi terreni sabbiosi, offre vini più leggeri, che vengono solitamente utilizzati per smorzare e ammorbidire il sentore tannico di altri vini.

Vendemmiare la collina è piuttosto complicato poiché ogni lotto ha tempistiche diverse per la maturazione. La vendemmia viene effettuata solo dopo attente analisi di laboratorio e le uve vengono raccolte soltanto di mattina, quando l’aria è fresca, così da mantenere inalterata la fragranza delle uve. La selezione degli acini avviene con grande attenzione e cura, in modo da ottenere un prodotto al massimo livello di qualità. Si tratta di procedimento che per complessità non ha niente da invidiare al procedimento necessario, per esempio, per ottenere uno spumante costoso.

Questo minuzioso procedimento rende il costo del Masseto particolarmente elevato per la media italiana. Esso è uno dei vini maggiormente apprezzati dai collezionisti ed è immancabile nell’armadio vino di chi ha una vera e propria passione, oltre che un budget piuttosto importante da dedicare a questo genere di prodotti. Il prezzo minimo per una singola bottiglia di un’annata recente è di circa mille euro, ma tale prezzo può addirittura raddoppiare (o triplicare) se ci si accosta a bottiglie di annate andate particolarmente bene. L’alto prezzo si deve anche ad una produzione annuale piuttosto contenuta che si aggira intorno alle trentamila bottiglie.

Vale la pena pagare queste cifre per una bottiglia di Masseto? Il Masseto, con il suo colore scuro, esprime sentori di ciliegie e prugne mature, insieme a note di rovere speziato. Al palato, questo vino è ampio e ricco, con una struttura raffinata ed un finale in lunghezza con rinfrescante presa tannica. Ogni annata, in aggiunta, ha le proprie particolarità e, per quanto sia assurdo dato il prezzo, varrebbe la pena assaggiare vino Masseto di diverse annate.